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giovedì 5 febbraio 2009

Diario di una giornata strana

Giornata strana quella di ieri (4/2/2009). Con sveglia alle 4 di mattina perche' il calendario della pallamano si era staccato dal muro ed era caduto a terra. Alle 4 di mattina, nel piu' assoluto silenzio, questo calendario aveva deciso di staccarsi dal muro e cadendo aveva prodotto un tonfo sordo. Ma era solo il calendario della pallamano che era caduto a terra. Poi ho capito che era un segno, che nulla succede per caso. Poco prima dell'allenamento serale, un altro tonfo sordo. Ma questa volta era Stefania che mi informava che Leila, stretta nella morsa degli impegni del lavoro e della casa, avrebbe dato forfait per il proseguio del campionato. E allora ho ripensato al calendario, al tonfo sordo ed allo spavento alle 4 di mattina. Una telefonata a Leila, giusto il tempo di chiederle di venire in palestra per spiegare la sua situazione alle ragazze, di non abbandonare il gruppo senza spiegare, senza salutare. Grande Leila. Grandi le lacrime venute direttamente dal suo cuore. Ha spiegato la sua situazione, si e' chiarita con il gruppo, ha chiesto uno stop perche' i suoi impegni l'hanno trascinata ad un punto limite. Grande la squadra, l'ha stretta in un coloroso e affettuoso abbraccio (non solo in senso metaforico) e l'ha capita. Grande il Mister, di poche parole ma tutte pesate, con un occhio al presente e uno al futuro. E con quel pizzico di orgoglio che non guasta, grande anche la mia soddisfazione, perche' il fatto che Leila sia venuta in palestra e' anche una manifestazione di fiducia nei miei confronti. Vi confesso che avevo paura di due possibili scenari: quello della sofferenza derivante da una mancanza di presenza fisica e quello derivante dalla sofferenza psicologica. E fra le due, certamente quello di cui avevo piu' paura era la sofferenza psicologica di un addio giunto per via indiretta. Leila con la sua presenza e' riuscita a spazzar via entrambe le paure. Grande Leila ! Conta pure su di noi ! E durante l'allenamento, un'altra buona notizia: Squilla il telefono del Mister: e' Nicoletta. Marcello me la passa, ci parlo, noto le ragazze che non possono fare a meno di seguire la telefonata pur continuando a fare l'allenamento. Ed arriva l'OK: sara' con noi nella trasferta di Bastia. C'e' solo da modificare qualche dettaglio, infatti all'andata non faremo la via di Col Fiorito ma taglieremo la penisola dirigendoci verso Roma dove Nicoletta ci aspetta all'uscita del casello di Tivoli. Certo, sono piu' chilometri, il costo del viaggio subira' qualche aumento. Ma adesso ho capito perche' il calendario alle 4 di notte e' caduto: perche' non e' fatto di fogli di carta, ma di persone. Di persone vere.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

faccio il mio in bocca al lupo a leila per il suo futuro e le chiedo scusa se l'ho aggredita. In qualche modo volevo farle capire che nn poteva andare via perchè ero io che nn volevo che se ne andasse.
Ma leila sarà sempre con noi come d'altronde anche Edy alessandra,Vittoria e Vera.
La vita ci cambia gli impegni aumentano ma c'è uno sport un gruppo che ci unisce e nn ci dividerà mai....nostante tutto...
Sono contentissima per Nicoletta adesso ci prepariamo a lottare

Anonimo ha detto...

domenica ci sarò e se posso anke domani...stanotte mi sn messa a pensare e cmq quando potrò sarò con voi a lottare duro certo nn sarà come prima ma x quel poco cke posso fare lo farò...presidè grazie x le belle parole e ancora una volta mi hai fatto piangere...vabbè passerà ma sarò sempre presente...NN RIESCO A LASCIARE LA MIA SQUADRA COSì...VVTTTTTTB

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