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martedì 31 marzo 2009

ASD Pall. FAPI2 - ASALB Bastia 27-29

Che delusione...Un Guardiagrele irriconoscibile, o meglio da quello che si e' visto in campo: una squadra con poche idee, lenta nelle trame di gioco ma soprattutto una squadra che al pubblico ha trasmesso emozioni a singhiozzo, al contario di un Bastia affamato di vittoria, venuto fin qui con uno scopo ben definito: VINCERE.

Tutti noi Domenica aspettavamo una risposta, una partita che ci facesse dimenticare L'OGAN ma se ci facciamo caso siamo ricaduti nello stesso errore o quasi di Domenica scorsa. L'inizio gara è stato veramente ottimo, con tanta voglia di dimostrare e di far capire alla gente chi realmente siamo. Un sogno durato solo quindici minuti, i quindici minuti piu' belli del campionato. Quindici minuti di serie A, che rimarranno alla storia. La nostra Stefania ha preso la squadra in mano realizzando azioni e gol bellissimi. In quei gol, in quegli scambi, ci sono i rusultati e il frutto di anni di duro allenamento e soprattutto passione e continuita' che il nostro Capitano nutre per questo sport.

Oggi, a mente lucida, tutti noi ci chiediamo: ma e' possibile che appena viene marcata "a uomo" una nostra giocatrice, ci blocchiamo? Perche', invece di prendere iniziativa rimaniamo bloccate in campo come se fossimo statue?? Dalla partita precedente contro il Pescara non abbiamo imparato nulla?? Davvero non ci si aspettava che la gara prendesse ancora questa brutta piega. Aspettavamo una riposta, una risposta illuminata dai led di quel tabellone che vede vincere un Bastia incredulo o meglio stupito dal risultato.

Quello che dobbiamo capire davvero e' che in qualsiasi sport si affrontano a volte difficolta', ostacoli, che solo rimanendo uniti si possono superare, ma invece tutti noi Domenica abbiamo visto una squadra in campo che si aiutava poco, con imprecisioni anche nei passaggi di un metro. Chiediamoci: perche' tutte queste imprecisioni? Da cosa nasce questo cambiamento? Ragazze rispondete ancora: ma secondo voi senza Patricia in campo siamo una squadra competitiva? Ragazze vi rispondo con una sola parola, ORGOGLIO! Sia nella vita di tutti i giorni che nello sport a volte si perdono pedine importanti come lo era, lo e' e lo sara' Patricia per tutti noi ma non dovete abbattervi perche' in campo ci siete tutte voi, dovete avere sicuramente piu' fiducia nelle vostre capacita' e soprattutto dovete prendere iniziativa e coraggio perche se la Fapi2 vinceva il campionato era il gruppo che era vittorioso e non la singola persona, percio' se volete far avverare il sogno che e' rinchiuso nei vostri cuori dovete essere molto piu' unite e soprattutto non prendersela con un arbitro che in fin dei conti non ha avuto quel cosi' grande peso e cosi' grande rilevanza nella nostra sconfitta. Una parte del merito va sicuramente data al Bastia, composto da ragazze davvero brave, concentrate al modo giusto perche' si può dire che nell'incontro hanno sbagliato poco ed hanno sfruttato al meglio ogni singolo nostro errore. Complimenti al Bastia dal lato agonistico, un po' meno da quello sportivo e del fair-play.

E si coglie la palla al balzo per quello che, piu' che un rimprovero, vuole essere un consiglio per noi tutti: "LASCIAMO STARE LE SCELTE ARBITRALI". Domenica e' da sottolineare anche questo dato di fatto, perche con i nostri reclami oltre ad avere condizionato la gara abbiamo peggiorato le cose, mettendo nervose le giocatrici e soprattutto, forse irrigidito ancora di piu' l'arbitro. Proposta: al posto di avere tutta questa foga con il direttore di gara, vogliamo provare a trasferirla nell'incitamento della squadra, del Mister e di tutto lo staff che durante la settimana con amore e passione stanno dietro a questo sport magico che sa renderci davvero speciali?

Ma torniamo al match: ormai i rigori sono il nostro incubo, ne abbiamo sbagliati tanti, troppi, una montagna! E ancora ci chiediamo: da cosa puo' dipendere? Emozione? Superficialità? Paura di sbagliare? Solo voi ragazze potete risolvere questo rebus e soprattutto capire da cosa nasce questo dato di fatto che ci ha perseguitato in queste partite che per noi erano decisive.

Il vero cuore, la vera grinta e' risorta in finale partita, a pochi minuti dalla fine. In quel frangente si è vista la forza della squadra, e' uscita fuori quella parte di cattiveria agonistica che e' mancata in quasi tutta la partita, con un recupero che ha avuto dell'incredibile e che ci ha fatto sognare la rimonta ed il sorpasso che non e' arrivato per un soffio.

Ora in queste settimane che ci dividono dallo scontro finale con il Dream Team si cerchera' di esaminare gli errori, tutti insieme: ragazze, Mister e dirigenza. L'imperativo e' trovare delle risposte e soprattutto una strategia o un qualcosa che ci butti fuori da questa situazione. Si deve avere la forza di rialzarsi, perche' a volte la vera forza di una persona si vede proprio nelle situazioni di difficoltà e di disagio... Forza ragazze!

Infine due parole sulla presenza di due persone importantissime nella squadra: il presidente ed il suo vice. Del presidente non si e' sentita la voce ma si è vista la faccia piu delusa di tutti perche' solo lui in cuor suo sa tutto l'amore che sta mettendo in questa avventura. Come in tutte le cose che fa nella vita, cerca di essere preciso, ordinato, perfezionista. Si stara' sicuramente chiedendo: "Ma perche le ragazze vedendo i miei sacrifici nelle gare non ci mettono piu' cuore?" Beh sicuramente una risposta ci sara'. Ma un "bravo" anche e soprattutto al suo vice che invece di soffrire in silenzio ha urlato a gran voce cio' che la sua grinta, la sua passione e il suo cuore gli hanno comandato. Che dire: due facce della stessa medaglia, due facce che si compensano a vicenda. Due facce di una medaglia che nei cuori vale oro: questa medaglia si chiama ASD PALLAMANO FAPI2 GUARDIAGRELE.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

la partita non è stata bruttissima ciò che invece è stato squallido è il comportamento di alcune persone del pubblico. Non è cosi che a noi tifosi piace essere ricordati con minacce e addirittura tentativi di aggressione nei confronti di alcune atlete avversarie. Bisogna prima capire il gioco della pallamano e poi magari esprimere giudizi con i modi urbani che hanno sempre contraddistinto il popolo di questo bellissimo sport altrimenti possono assistere a delle belle e sanguigne partite di calcio li magari quie comportamenti sono piu accetti. Un saluto.

Anonimo ha detto...

Commento assolutamente non condivisibile, almeno da parte mia. La prima ad essere "sanguigna" e' stata proprio una di quelle che e' invece viene definita "atleta avversaria". Come definire altrimenti uno sbeffeggiamento della nostra capitana dopo aver segnato? Come definire le imprecazioni con tanto di parolacce rivolte ad alcune persone (e rispettivi familiari) del pubblico? Condivido solo il fatto che la pallamano e' uno sport "nordico" ma, haime', a volte viene giocato da elementi che di "nordico" hanno ben poco. Sono questi elementi che dovrebbero imparare, prima che a giocare, le regole del fair-play.
Roberto

Anonimo ha detto...

ok giustissimo ma, se il fair-play come risaputo non è di tutti, i tifosi non sono autorizzati a inveire contro i giocatori, anche perchè cosi' facendo rischiano solo di far danno alla società con multe o cose di questo genere(visto ke la federazione quest'anno si diverte a multare tutti e anke senza motivi apparentemente validi)e comunque non rispetta i canoni di uno sport fantastico come la pallamano.

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