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martedì 24 marzo 2009

Un Guardiagrele irriconoscibile "regala" la vittoria (e forse l'A2) all'OGAN

Nessuna paura: non e' nostra intenzione sminuire le prestazioni delle "cugine" pescaresi, brave e con un diamante dalle iniziali A.B.: Alberta Barattucci. Non a caso A e B sono anche le prime due lettere dell'alfabeto. Brava mister Borisova, che continueremo a chiamare rispettosamente Tatiana anche se sappiamo che la questione del ricorso presentato dalla nostra squadra in FIGH ha frenato (ma speriamo non compromesso) i rapporti sempre improntati alla massima cordialita'. Cio' nonostante titoliamo che il Guardiagrele "regala" la vittoria al Pescara, perche', chi e' sceso in campo il 22 marzo 2009, non e' stato il Guardiagrele che tutti conosciamo: ma una brutta copia di un gruppo altrimenti formidabile.

A tutti capita un incidente di percorso. Il Pala-Giovanni Paolo II e' per noi un campo stregato. Subiamo una sorta di timore reverenziale piu' che dalle atlete dell'OGAN (che infatti in casa abbiamo "sonoramente" punito), forse dall'imponenza della struttura. Questo e' apparso fin troppo evidente. E' un fattore che non e' spiegabile razionalmente, perche' un blocco psicologico non lo spieghi: lo vivi. Non e' un merito del Pescara, ma una mancanza del Guardiagrele, che non ha la consapevolezza o la sicurezza della propria forza.

Tornando all'incontro, c'e' stato un momento esatto del primo tempo in cui l'ago della bilancia ha cessato di pendere dal lato delle ragazze rosanere: quando capitan Stefania e' stata atterrata (da dietro?) nella sua azione di contropiede. Nessun calcio piazzato, ne' 2 minuti alle avversarie: eravamo in vantaggio di 2, ed un tiro piazzato avrebbe potuto portarci a +3 con 2 minuti di superiorita' numerica che avrebbero potuto variare le sorti della partita. Ma e' inutile piangere sul latte versato. Onore alle avversarie, che hanno avuto dalla loro quel pizzico di grinta in piu' e un portiere in straordinaria forma. E cosi' si chiude il primo tempo, decisamente altalenante, col risultato ribaltato a favore delle padrone di casa per 12 a 9.

Il secondo tempo si apre con un imperativo del Pescara: disinnescare la "bomba" Patricia, prima che esploda. Con una marcatura "a uomo" della Di Nardo Di Maio Francesca, che ha sistematicamente bloccato le azioni della nostra n.22, a volte con pacata irruenza, e altre volte apparentemente senza limiti, forse nella troppa indifferenza di coloro che invece avrebbero potuto e dovuto impedire che la situazione degenerasse a tal punto da giungere al grave infortunio che poi ha costretto la stessa ad abbandonare l'incontro. Il foglio di uscita del Pronto Soccorso parla di trauma distorsivo al ginocchio Dx, 15 gg. di riposo. Per Patricia quasi sicuramente campionato finito. Mister Paolucci fa quello che puo', non sbaglia una mossa, ma certo i rigori non li batte lui e soprattutto, non avrebbe mai immaginato una serie cosi' negativa di coincidenze. Certo, perche' sbagliare un rigore produce tre effetti: il primo, quello di non fare punteggio; il secondo, quello di caricare la squadra avversaria; il terzo, quello di svilire la propria squadra. Moltiplicate queste considerazioni per 6 (tanti sono stati i tiri piazzati sbagliati) e forse potrete immaginare come si sono sentite le ragazze rosanere in campo. Tese a piu' non posso, con il tempo che scorreva inesorabile, private di una pedina importante, e con un portiere avversario caricato a mille. Di Pasquale Valentina ne approfitta e segna 4 reti consecutive che ipotecano il risultato della partita. Adesso piovono critiche, alcune giuste, altre sbagliate. Ricordate ragazze che "Chi non ha mai ricevuto critiche, probabilmente non ha mai fatto niente di importante".

La partita si chiude con il punteggio finale di 20 a 15 per l'OGAN. Adesso l'obiettivo cambia e, a meno di notizie dell'ultimora da parte della FIGH, si deve lottare per il secondo posto che e' un obiettivo chiaro, ben definito, e raggiungibile. Bisogna lottare per questo secondo posto perche' di sicuro le ragazze del BASTIA che incontreremo domenica prossima ci daranno del filo da torcere. Bisogna lottare per questo secondo posto anche perche' e' quello che avrebbero fatto le cugine dell'OGAN se avessero perso con noi.

OGAN PESCARA - ASD PALLAMANO FAPI2 20-15 (p.t. 12-9)

OGAN PESCARA: Passeri Erika (6), Di Nardo Di Maio Francesca (5), Fasciani Roberta (5), Di Pasquale Valentina (4). All. Borisova Tatiana

ASD PALLAMANO FAPI2: Liberatoscioli Katia (6), Ojeda Patricia (3), Di Crescenzo Stefania (2), De Lucia Assunta (2), Orlando Leila (1), Ianieri Sarah (1). All.Paolucci Marcello


1 commento:

Anonimo ha detto...

Domenica contro le cugine dell'Ogan Pescara si è vista una squadra demotivata e poco concentrata.Chiediamoci: perche?Perche diamo giudizi ad un arbitro?Anche noi sbagliamo, è umano farlo ma non dobbiamo aggrapparci a queste cose ma invece tutti noi oggi dobbiamo farci un esame di coscienza e capire quali e dove sono stati gli errori.Da evidenziare un momento fondamentale della partita proprio quando la mister Borisova decide di far pedinare a uomo la nostra bravissima Patrizia.E le altre ragazze della squadra dove erano??C'è stata mancanza di aiuto tra voi e soprattutto voglia di dimostrare chi realmente siamo.Quello che dobbiamo capire è che in campo non ci vanno solo le gambe ma soprattutto per vincere e lasciare un ricordo nello sport e nei cuori della gente ci va un elemento che a volte lasciamo a casa,la TESTA!!!Le giocatrici forti vanno riconosciute pure nei momenti di difficoltà perchè è in quel frangente che si vede la forza,la determinazione e soprattutto la professionalità di una persona.Non si possono sbagliare sette rigori e far grande una portiera che con tutto rispetto al girone di andata da noi prese una caterva di gol...A me personalmente darebbe un fastidio enorme.A voi???Tutti abbiamo notato il calo della squadra dal momento che Patrizia era out.Questo fatto ci servirà come lezione,ci farà crescere e capire tante cose,ma soprattutto credere di più nei propri mezzi.Quando si disputa una gara, importante o stupida che sia non dobbiamo pensare solo al risultato ma dare il massimo di se stessi perche come nello sport che nella vita di tutti i giorni per ottenere risultati efficienti dobbiamo lottare e non arrenderci mai.Voglio concludere dicendo che quest'anno con l'ingresso del Presidente Roberto Di Giuseppe (senza offesa per i suoi predecessori) si è visto una cambiamento perche conoscendolo da questo lato oscuro da me posso dire che la sua precisione e la sua maestria come persona piano piano lo sta trasmettendo a tutto lo staf compreso dirigenti e tutti coloro che ne fanno parte.Il sogno della serie A non è lontano e se vogliamo che lo sport a Guardiagrele si esalti dobbiamo essere tutti uniti e compatti perchè il singolo non fa grande le cose ma il gruppo che la rende speciale.Forza Ragazze!!!!!!!

Un vostro affezionato tifoso

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